
Sappiamo benissimo che la tecnica di lavorazione delle rettifica testata motore può essere effettuata sia a mola che utensile.
Vediamo di analizzare i due procedimenti per capire meglio quali sono le particolarità che li differenziano.
PCD e CBN
L’utilizzo di utensili forniti di inserti sinterizzati, detti PCD e CBN, si è sempre più diffusa in questi ultimi anni, diventando così l’alternativa alla classica lavorazione a mola o settori abrasivi.
Gli inserti PCD e CBN si ottengono grazie alla sinterizzazione di particelle di Diamante Policristallino o Nitruro Cubico di Boro, su di una matrice metallica.
La proprietà fondamentale di PCD e CBN, è l’estrema resistenza all’usura che consente una durata fino a 30 volte superiore agli inserti tradizionali in Widia o Acciaio Super Rapido HSS.
La tecnica di lavorazione inoltre consente un’alta velocità di taglio e di avanzamento e permette una profonda asportazione di materiale, impossibile da ottenere con il sistema tradizionale a mola abrasiva.

Mole e settori abrasivi
Mole e settori abrasivi invece sono solitamente realizzati per sinterizzazione di corindone o carburo di silicio che presentano proprietà di durezza e grana differente.
Un’altra caratteristica che rende differente la rettifica a mola o utensile è l’utilizzo del liquido di raffreddamento durante la fase di spianatura.
Infatti se l’utilizzo di abrasivo rende necessario l’uso di refrigerante durante l’asportazione di materiale, ciò non è necessario in caso di PCD o CBN che lavorano a secco.

La rettifica testata motore è meglio a mola o utensile?
La domanda pertanto se la rettifica testata motore sia meglio a mola o utensile è quantomai legittima anche se fuorviante.
Difatti non si possono confrontare 2 tecniche di lavorazione apparentemente simili ma così diverse nella sostanza.
Possiamo dire comunque che la lavorazione con utensile PCD o CBN è rivolta prevalentemente a chi spiana testate in modo continuativo ed intenso.
Infatti la velocità e profondità di passata permettono di accelerare i tempi di esecuzione.
Diffusa maggiormente in America, la spianatura ad utensile si sta diffondendo notevolmente anche in Europa.

Per coloro che invece fanno un uso più sporadico della loro spianatrice è preferibilmente consigliata la lavorazione con mola o settori abrasivi.
Infatti nonostante le tempistiche siano più lunghe, a causa della profondità di asportazione minore e la velocità di avanzamento più lenta, i costi degli abrasivi sono notevolmente inferiori rispetto a PCD e CBN.
Inoltre la ravvivatura che va fatta frequentemente su mole e settori, permette di prolungarne l’esistenza, fino a che non si esaurisce il materiale abrasivo.

Conclusioni
Dire quindi quale sia meglio o peggio risulta molto complicato.
Ciò che va considerato è soprattutto l’utilizzo che l’operatore vuole fare della sua spianatrice per rettifica testate.
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